7 posti per scoprire Dante a Firenze
Nato a Firenze nel 1265, Dante Alighieri è stato a lungo considerato una delle figure romantiche ed uno dei più grandi poeti del panorama italiano. I suoi sentimenti per Beatrice - amore della sua vita e musa ispiratrice, come lui stesso la definì - sono ben cantati nelle sue opere, soprattutto in “Vita Nova” e nella sua maestosa "Divina Commedia", opere che hanno segnato il passaggio alla letteratura moderna - non a caso, Dante è spesso ricordato come il padre della lingua moderna.
Qualsiasi fiorentino ti dirà anche che Dante fu ispirato dal suo amore per Beatrice, non corrisposto.
Probabilmente, è anche doveroso dire che l'idea di romanticismo ed amore, così come erano conosciuti nel Medioevo, è ben diversa dal concetto odierno. Ai tempi, si parlava, infatti, di amore cortese, concetto letterario del medioevo europeo che tendeva ad enfatizzare la nobiltà d'animo e la cavalleria.
Ecco perchè, un amore non corrisposto come quello di Dante non è esattamente uguale a quello che noi oggi definiremmo "romantico", ma è certamente simile a quel sentimento di amore e passione per qualcosa - o meglio per qualcuno, come nel caso di Dante - che ci spinge all'azione! Spesso, abbiamo bisogno di qualcosa che ci ispiri e ci spinga ad agire - con gesti o con parole - proprio come ha fatto Beatrice con Dante, ispirandolo.
Abbiamo, così, deciso di creare un itinerario per guidarti alla scoperta di Firenze ispirandoci al tema di romanticismo legato alla figura di Dante.
Tutto è cominciato alla tenera età di 9 anni
La storia d'amore romantico di Dante è cominciata con un incontro casuale all'età di 9 anni, durante il quale egli si infatuò perdutamente ed immediatamente della giovane Beatrice. I suoi sentimenti per lei continuarono a sbocciare durante gli anni e, secondo la documentazione a noi pervenuta, sembra che l'incontro successivo sia avvenuto ben 9 anni dopo il primo! Pensaci un attimo: anche se si sono incontrati in sole tre occasioni separate durante il corso della loro intera vita, il suo amore per lei è stato più forte del matrimonio di Beatrice con un altro uomo, del suo matrimonio con un'altra donna e della morte prematura della sua musa nel 1290, alla giovane età di 24 anni.
Nonostante questo, i brevi incontri tra i due furono di ispirazione per la sua opera "Vita Nova", un capolavoro letterario altamente rivoluzionario per il periodo, non solo per il contenuto emozionale, ma anche e soprattutto per l'uso moderno ed innovativo della lingua italiana e per la struttura poetica della prosa utilizzata. Attraverso quest'opera, Dante dichiarò che la vista di Beatrice "svegliò il suo cuore" e gli fece conoscere l'amore:
Io mi senti' svegliar dentro a lo core
Un spirito amoroso che dormia:
E poi vidi venir da lungi Amore
Allegro sì, che appena il conoscia
In cerca di ispirazione
Laddove il volto di Elena di Troia "fece salpare un migliaio di navi", la musa Beatrice aiutò Dante a mettere nero su bianco e scrivere più di 32.000 parole, che dettero vita al famoso poema epico della "Divina Commedia", a lungo considerato uno dei più grandi capolavori magistrali del linguaggio italiano e dello stile poetico; ed è in quest'opera che Dante usa la figura di Beatrice come anima nobile ed elevata che lo guida nel suo viaggio verso il Paradiso.
Il tuo lato romantico ha bisogno di una fonte di ispirazione?
Pensiamo che visitare alcuni di quei luoghi che ospitano il fantasma di Dante - che, ovvero, sono stati protagonisti durante la sua permanenza a Firenze - potrebbero darti la giusta ispirazione per quel tocco di romanticismo e passione che stai cercando. Questi luoghi potranno anche non essere la tua Beatrice, ovvero la tua musa ispiratrice come lei lo fu per il nostro poeta, ma ti aiuteranno senza dubbio a catturare un pò di quella magia che circonda il personaggio di Dante nel contesto storico di Firenze, così come a carpire quell'atmosfera speciale che caratterizza la città stessa.
Di seguito ti elenchiamo 7 posti nascosti nell'intrigo e nel mistero delle stradine di Firenze, dove potrai trovare Dante, l'amore e la passione che lo hanno ispirato, nella speranza che anche tu possa trovare qui la tua musa!
1. Museo Casa di Dante
Se sei curioso di sapere più nel dettaglio come era la società ai tempi di Dante, allora il posto giusto da cui cominciare quest'itinerario è il museo dedicato alla sua casa d'infanzia, dove sono custodite un sacco di informazioni per aiutarti ad immaginare come poteva essere la vita nel Medioevo.
Oltre a raccontarti la vita del Sommo Poeta - come viene spesso chiamato Dante - i tre piani della casa sono suddivisi tra aspetto politico, economico e sociale della sua epoca: è qui che tutto è cominciato per Dante, cresciuto nel cuore del centro storico di Firenze.
Ulteriori informazioni sulla casa di Dante
2. Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi
La chiesa di famiglia
La chiesa di Santa Margherita, risalente al 1032, si trova in una piccola stradina secondaria dopo la Casa di Dante, in direzione di Via del Corso. Nonostante sia conosciuta come "la chiesa di Dante" perchè era quella frequentata dalla sua famiglia e perchè fu qui che il poeta ufficializzò il suo matrimonio combinato con Gemma Donati, sembra in realtà che fosse Beatrice la vera protagonista di questo luogo.
Secondo la leggenda, i resti di Beatrice si trovano proprio qui, presso la lapide della famiglia Portinari, ubicata a sinistra dell'entrata principale, ma alcuni ricercatori affermano, invece, che sia stata sepolta in Santa Croce, dato che era la chiesa a cui apparteneva la famiglia di suo marito.
Tradizione vuole che i visitatori siano soliti scrivere delle lettere a Beatrice, chiedendole ed implorandola di dar loro una mano con la propria vita sentimentale, e che siano soliti lasciarle in un piccolo cesto posto vicino alla sua teca. Se hai bisogno di aiuto, ti consigliamo di fare un salto qui e lasciarle...due righe scritte!
3. La maschera della morte
Tratta dalla sua immagine...o da cos'altro ?
Come si evince dal nome, sembra che si tratti di una copia del volto di Dante dopo la sua morte, meglio conosciuta come maschera funebre. Secondo la tradizione, sembra sia stata scolpita in un secondo momento dall'effige sulla tomba di Dante, i cui resti si trovano a Ravenna. Alcuni studi più recenti, invece, sembrano affermare con tutta probabilità che sia stata scolpita nel tardo 1400 da Pietro e Tullio Lombardo...ovvero 150 anni dopo la morte di Dante!
Dopo esser passata di mano in mano, la maschera si trova oggi in esposizione a Palazzo Vecchio, dove è divenuta il simbolo sia del contributo politico di Dante nei confronti della città di Firenze, sia del suo ruolo di fondamentale importanza nello sviluppo della letteratura e della cultura italiana, oltre che della metrica e dello stile poetico-letterario.
Ammirare ciò che più si avvicina a quello che fu il vero aspetto di Dante è una sensazione di strano mistero e coinvolgimento storico inspiegabile a parole!
Una visita a Palazzo Vecchio è d'obbligo quando si è a Firenze
4. La casa di Beatrice
Recentemente venduto per sottoporlo a ristrutturazione e ricavarne appartamenti di lusso, il Palazzo Portinari Salviati in via del Corso 6 appartenne a Folco Portinari, il padre di Beatrice, banchiere e fondatore dell'Ospedale di Santa Maria Nuova nel 1288. Anche se è conosciuta come la Casa di Beatrice, fu, in realtà, la casa della sua famiglia, dove lei crebbe e trascorse la sua infanzia ma non dove visse dopo il matrimonio. Nel passeggiare accanto a questa casa e nel girare l'angolo con la Chiesa di Santa Margherita dei Cerchi, puoi immaginare come potesse sentirsi Dante, ansionso ed in trepida attesa di veder spuntare la sua adorata musa.
5. Ponte Santa Trinita
Non vi è documentazione del fatto che questo sia effettivamente il ponte dove Dante incontrò Beatrice durante una di quelle tre famose - ed uniche - occasioni, ma questo noto dipinto "Dante e Beatrice" datato 1883 ed opera dell'artista Henry Holiday in mostra al Walker Art Gallery di Liverpool, Inghilterra, è una magnifica panoramica dei colori, dei costumi e delle gestualità del periodo. Dà forma e vita al semplice ricordo di uno degli incontri durante il quale Beatrice sembra abbia riconosciuto Dante e da cui sono scaturite le parole che hanno dato vita al capolavoro "Vita Nova".
Da qui, si può ammirare Ponte Vecchio, immaginando la graziosa musa vista con gli occhi di Dante, un giovane uomo intensamente dedito a comporre opere per la sua amata.
6. Sasso di Dante
In un edificio ubicato esattamente sul lato opposto a quello destro del Duomo (lato meridionale), troverai una grande targa commemorativa in marmo in cui sono incise le seguenti parole:"Sasso di Dante". Si dice, infatti, che si potesse frequentemente trovare Dante seduto su un sasso in questo punto, apparentemente assorto nelle sue meditazioni e nei suoi pensieri. Un comune aneddoto fiorentino recita:
Un giorno, un uomo passò di qui e domandò: "Oh Dante, cosa ti piace mangiare?" E senza guardarlo negli occhi o interrompere l'instancabile flusso dei suoi pensieri, il poeta rispose: "Uova!"
L'anno successivo, il solito uomo passò dinanzi al solito posto e vide, di nuovo, Dante assorto nei suoi pensieri, e disse: “E come ti piacciono?” Dante rispose senza esitare: “Con il sale!”
Credo che le storie e gli aneddoti vadano presi con le pinze, come si suol dire, perchè non lontano da qui, in Piazza delle Pallottole vicino a via dello Studio, sulla destra rispetto all'abside del Duomo, si trova un grosso masso con una targa commemorativa con su scritto "I'vero Sasso di Dante"...Qual'è, allora, quello giusto?
7. Piazza e Chiesa di Santa Croce
Fuori dalla Chiesa di Santa Croce si erge una severa statua dallo sguardo arrabbiatissimo, in marmo, realizzata nel 1865 per celebrare il 600° anniversario della nascita di Dante. Ma la verità è che il poeta, qui in Santa Croce, rappresenta solo...il suo fantasma! I fiorentini hanno tanto desiderato che Dante tornasse in città dopo il suo esilio, soprattutto dopo la sua celeberrima fama di poeta, anche se molti lo ritengono ancora oggi colpevole di tradimento!
Egli morì e fu sepolto a Ravenna durante l'esilio da Firenze, ma ci vollero almeno un paio di centinaia di anni dopo la sua morte prima che i fiorentini si decidessero a rivolerlo a casa, tanto che costruirono persino un bellissimo monumento commemorativo per ospitare i suoi resti, una volta riportati in città. Fecero diverse richieste alla città di Ravenna, ma non fu che nel 1519, grazie ad un ordine papale - e quindi difficile da ignorare - che il Papa Leone X riuscì ad avere una risposta da Ravenna.
Fu mandata una bara vuota. Sembra che i monaci francescani che avevano in carico i resti di Dante li abbiano segretamente rimossi dalla tomba e nascosti all'interno del loro monastero... Morale della storia: Dante non è ancora tornato nella sua città natale, ma se visiti Santa Croce puoi vedere il monumento alla sua memoria all'interno della chiesa e la statua che la sorveglia, fiera, all'esterno.
Speriamo che nel visitare questi posti che furono, un tempo, frequentati da Dante, anche tu possa trovare la tua giusta ispirazione!